La paura è una sega mentale. Come liberarsene per sempre

La paura è una sega mentale. Come liberarsene per sempre, il libro ed ebook di Giulio Cesare Giacobbe


La paura è una compagnia costante, ma accettarla ti renderà più forte.


dal film “300” di Zack Snyder


Ciao, sono Marco Venturi e aiuto le persone nello sviluppo personale in tempi brevi con articoli, podcast, ebook e audio. Evitando quindi anni di tentativi fallimentari e rinunce nell’essere più sani, efficaci e liberi (sopratutto da se stessi) con il metodo delle mappe mentali.


In questa puntata l’introduzione del libro sulla paura di G.Cesare Giacobbe di cui apprezzo la profonda competenza e l’atteggiamento divertente in ogni suo volume.

Inoltre una video recensione animata da Saverio Valenti


Dall’introduzione del volume

La paura

La paura è una tigre in agguato nella nostra stessa ombra, sempre pronta a ghermirci. E ci insegue per tutta la vita.

La paura è l’unica cosa che può rovinarci questa nostra vita meravigliosa.


Il resto, perdite, abbandoni, sconfitte, umiliazioni e aggressioni, sono per noi portatori di sofferenza soltanto perché accompagnati dalla paura.

Senza la paura tutti gli eventi anche negativi della nostra vita non possono toglierci la nostra naturale gioia di vivere.

Tutta la nostra sofferenza deriva dalla paura. Tutta la nostra sofferenza deriva dalla paura


L’incomprensione, l’astio, la diffidenza, il sospetto, l’acredine, il rancore, l’odio, l’aggressività, la violenza, il malumore, la tristezza, la malinconia, l’angoscia, la disperazione.

La paura è il vero grande nemico della nostra vita. La paura è il vero grande nemico della nostra vita.

Della nostra felicità. Della nostra pace. Della nostra gioia di vivere. La paura è il demonio.

Ma questo demonio non ha un’esistenza fuori di noi. Il demonio è dentro di noi.


Siamo noi stessi.

O meglio una parte di noi stessi. Che cos’è infatti la paura?

La paura è la nostra reazione a un’aggressione. Lo sanno tutti, che noi ci pigliamo paura quando siamo oggetto di un’aggressione.

Ma non tutti sanno che l’aggressione viene configurata come tale non dalla realtà ma dal nostro filtro cognitivo.


Le aggressioni vengono configurate come tali dal nostro filtro cognitivo Il nostro rapporto con il mondo non è diretto. Esso passa attraverso il nostro cervello. E’ nel nostro cervello, che c’è il filtro cognitivo.


REALTÀ – filtro cognitivo – cosciente

Inconscio

Il nostro inconscio, cioè il nostro cervello, determina il nostro filtro cognitivo, che è del tutto personale.

Infatti deriva dalla nostra esperienza e quindi dalla nostra memoria.

Io vengo spesso designato come il maestro delle ovvietà. Le ovvietà sono quelle cose che sono sotto gli occhi di tutti ma che nessuno vede. E quando uno le vede gli altri dicono: «Ma è ovvio!». Mi sta benissimo, essere considerato un maestro di ovvietà. Perché sono in buona compagnia.


Maestri di ovvietà erano anche Bertrand Russell, George Bernard Shaw e Oscar Wilde. Come mai tutti inglesi?

La realtà viene interpretata dal nostro filtro cognitivo ed è questa interpretazione, che costituisce, per noi, la realtà.


Ecco, perché la realtà viene vista in modo diverso da ognuno di noi. Noi non vediamo la realtà, ma la nostra interpretazione della realtà. Noi non vediamo la realtà, ma la nostra interpretazione della realtà

Che è configurata dal nostro filtro cognitivo. Se noi vediamo un’aggressione nell’offerta di un whisky e soda da parte di qualcuno, per noi quella è un’aggressione. E non c’è niente da fare.


Questo processo cerebrale è stato scoperto dalla tradizione yogica indiana parecchi secoli prima di Cristo. Questa è la causa prima della paura. Non l’aggressione ma la nostra configurazione di un’aggressione.

La causa prima della paura è la nostra configurazione di un’aggressione

Ovviamente l’aggressione può anche essere reale. E in questo caso fai bene, a pigliarti paura. Quando il Creatore ha inventato la paura non voleva farci del male. Voleva farci un regalo. Come al solito.

E’ la sua grande trovata per difenderci dalle aggressioni. Senza la paura saremmo estinti.


Ti viene davanti la tigre dai denti a sciabola. Cosa fai?

Scappi come un razzo. Giustamente. E la tigre salta il pasto. Fin qui tutto bene. Se non sei la tigre.

Ma se sei seduto nel tuo salotto. E pensi che se esci ti trovi davanti una tigre. E ti pigli paura.
Che fai? Scappi come un razzo? No. Sai benissimo che non serve. E allora che fai? Stai nel tuo salotto a tremare di paura.
Ma nel tuo salotto non c’è nessuna dannata tigre. Ecco: questa, è la paura, il più delle volte. Paura di qualcosa che non c’è. Di qualcosa che è solo pensata. Che è solo immaginata. Si chiama paura immaginaria.


Una grande sega mentale.

È della paura immaginaria, che tratta questo libro. Non della paura reale. Che è normale. Ma della paura immaginaria.

Della grande sega mentale che è la paura immaginaria. Ma come distinguere una paura
immaginaria da una paura reale? Semplice.

Tutte le volte che non hai davanti materialmente ciò di cui hai paura, si tratta di una paura immaginaria. Di una sega mentale….


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Chi Sono

Sono Marco Venturi. Docente, ricercatore e imprenditore online.


Su www.latuamappa.com condivido idee e mappe mentali per imparare e ricordare, essere più efficaci, sereni e liberi (sopratutto da se stessi :)