Il gabbiano Jonathan Livingston

La felicità del gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach

Il romanzo racconta di un gabbiano che la società voleva far “volare basso” ma che, con una determinazione invincibile riesce a fare le acrobazie di un’aquila sfrecciando veloce verso la felicità e conquistando solo allora la notorietà e il rispetto di tutti.


Ciao, sono Marco Venturi e aiuto le persone nello sviluppo personale in tempi brevi con articoli, podcast, ebook e audio. Evitando quindi anni di tentativi fallimentari e rinunce nell’essere più sani, efficaci e liberi (sopratutto da se stessi) con il metodo delle mappe mentali.

“Guardami volteggiare prima di sparare, vecchio cacciatore, hai volato mai ?.. l’hai fatto mai ?..Da quassù scopro te, scopro il tuo dolore, il tuo mondo muore…risparmiami almeno pensando che sono rimasto da solo anch’io…lasciami al cielo…all’ultimo volo mio…”


Questo è il testo del brano “Non sparare” di Renato Zero che negli anni 80″ ha intenerito parecchi cuori fra cui il mio di adolescente. Proprio per questo scrivendo alcune frasi del libro di Richard Bach mi è tornata alla mente la realtà di quei momenti in cui tutto era possibile.


La felicità era a portata di mano con un semplice sorriso, una carezza, un pensiero. Bastava poco per percepire la libertà di essere come volevo, tutto girava a ritmi normali. Le persone si aiutavano, non ci si combatteva, si rispettava, si cresceva insieme.


Poi sono iniziate le responsabilità, il dover fare quello che ci si aspettava da me. Cambiando io sono cambiate le priorità che sentivo attorno, ho iniziato a vedere il mondo in modo diverso, distante.

Così sono cambiati gli altri (ai miei occhi) e quello che prima era “normale”, nel giro di pochi anni è divenuto sognante, lontano e irrealizzabile…


La felicità non era più li.

Ho scoperto tramite le esperienze che mi sbagliavo a fidarmi di ciò che pensavo da me. Ho dovuto rimboccarmi la maniche per cambiare ciò che credevo invece che pretendere di cambiare il mondo.


Ho riscoperto che la felicità era li che mi aspettava con calma e pazienza. Che era distante solo pochi gradini da me ma che dovevo salirli, che dovevo scegliere ciò che significava per me e andare a prenderla con le mie mani.


Ho compreso che aspettare che cambiassero le cose non avrebbe funzionato e mi sono chiesto: Cosa voglio davvero?… Chi voglio essere adesso?… Ecco le mie risposte.


Leggi questi paragrafi che ho selezionato dal libro e sarai d’accordo anche tu di come questo racconto/metafora sia più della storia di un gabbiano ribelle…


E’ la formula della speranza per qualcosa di più nella nostra vita, senza la quale la felicità non si rivela facilmente…


Dal Libro:

Il piccolo e anticonformista Gabbiano Jonathan riesce a intravedere una nuova via da poter seguire, una via che allontana dalla banalità e dal vuoto del suo precedente stile di vita, e comprende che oltre che del cibo un gabbiano “vive” della luce e del calore del sole, vive del soffio del vento, delle onde spumeggianti del mare e della freschezza dell’aria…


Crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose. Non è quella che si insegue a vent’anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi.
La felicità non è quella che affannosamente si insegue credendo che l’amore sia tutto o niente; non è quella delle emozioni forti che fanno il “botto” e che esplodono fuori con tuoni spettacolari.


La felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova. Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose.

E impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.


E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno, e che sederti a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.


E impari che l’amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore, e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.


E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccoli attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami.

E impari che c’è felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c’è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c’è nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

Richard Bach – info su Wikipedia

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Ps: Senza dirlo troppo in giro …la versione in pdf la trovi a Questo Indirizzo 😉

Una volta trovata la tua felicità sei pronto/a per pianificare il tuo sogno. Puoi giungere da qualsiasi parte, nello spazio e nel tempo, ovunque tu desideri se lo vuoi davvero.


Un libro scritto davvero bene che sento vivamente di consigliare a chi vuole prendersi un attimo per sé e rispolverare le possibilità che le credenze comuni ci vorrebbero negare. *****


Stammi al Meglio Ciao Marco

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Chi Sono

Sono Marco Venturi. Docente, ricercatore e imprenditore online.


Su www.latuamappa.com condivido idee e mappe mentali per imparare e ricordare, essere più efficaci, sereni e liberi (sopratutto da se stessi :)